Cyber security e misure anticontagio per le filiali bancarie in fase 2

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Cyber security e misure anticontagio: questi i due fronti su cui il sistema bancario deve concentrare i propri sforzi durante la fase 2 dell’emergenza da Covid-19. Cosa fare per tenere le banche al riparo da cyber attack? Come gestire le misure anticontagio all’interno delle filiali?

Cyber security e misure anticontagio

L’emergenza Covid-19 fa nascere tanti interrogativi; non solo sulla salute, ma anche sulle possibili crisi future. Il lockdown ha messo l’intera popolazione mondiale davanti a una sfida di digitalizzazione, ma non solo. Anche le attività quotidiane più semplici si sono andate modificando.

Anche quello bancario, come tanti altri settori, deve trovare risposte immediate per gestire cyber security e misure anticontagio. L’emergenza coronavirus vede gli istituti bancari come player importantissimi all’interno dello scenario di ripresa. La necessità di costruire dei modelli sicuri e dotati di resilienza è una priorità.

L’abbiamo visto durante la quarantena: la digitalizzazione si è sparsa ovunque e per chiunque. Smart working, piattaforme per l’insegnamento, canali digitali di ogni genere. E le banche non sono state da meno, costrette anche loro a cambiare rapidamente le modalità lavorative. La forza lavoro da remoto, prima a supporto di quella fisica, è diventata la finestra principale sui clienti. Ed è proprio in questo scenario che la sicurezza bancaria acquisisce ulteriore importanza e urgenza.

Cyber security e sicurezza bancaria

Il settore finanziario ha affrontato una grande sfida di cyber-security: da remoto, si è intensificata la necessità di proteggere le postazioni dei dipendenti, ad esempio.

In effetti, oltre a essere in grado di connettersi in modo sicuro, le banche devono assicurare che anche i loro dipendenti dispongano di un hardware sicuro. Dispositivi di loro proprietà ma gestiti dall’azienda, protetti tramite anti-malware aziendali, funzioni di rilevamento delle vulnerabilità e firewall locali. Insomma, proteggere i dipendenti di una banca fa molto per la sicurezza bancaria.

Secondo una recente ricerca del Gruppo Aite, il 94% degli attacchi alle banche ha origine da e-mail di phishing inviate ai dipendenti. Non appena i dipendenti vengono trasferiti su connessioni remote, in un momento di forte stress, essi cercano notizie sulla pandemia e la quarantena. Ciò può farli cadere nella rete di hacker e malintenzionati. Secondo alcuni studiosi le istituzioni finanziare hanno registrato da marzo un aumento del 500% dei tentativi di phishing ai danni dei propri clienti e dipendenti. È per questo che è assolutamente vitale lo studio: rivedere l’educazione riguardanti le buone pratiche di cyber-security protegge clienti e dipendenti.

Il futuro delle istituzioni finanziarie

Molti prevedono una terribile crisi post-covid che richiede un nuovo modello d’azione; in esso si può integrare il digitale, che farebbe diminuire molti costi. Un passo verso il cloud, ad esempio, e la creazione di un nuovo modello digitale per la sicurezza bancaria. Meno inquinamento, più velocità: i vantaggi del digitale sono tanti.

Ma non bisogna dimenticare che la digitalizzazione comporta rischi informatici. La pandemia da COVID-19 ha aggiunto nuove sfide per il digital banking, dovute all’incremento del mobile banking. Secondo un rapporto di Kaspersky, gli utenti che utilizzano smartphone per transazioni online hanno ricevuto sei tentativi di attacco di malware mobile al minuto. Un dato che lancia l’allarme sulla necessità di correre ai ripari rinnovando i sistemi di sicurezza.

Come gestire la cyber security?

La soluzione migliore per gestire la cyber security è rivolgersi ad un system integrator, in grado di mettere a sistema tutti i dispositivi ed elaborare un’architettura di sicurezza in grado di proteggere l’istituto bancario sia dalle minacce cyber che da quelle fisiche.

Adottare un approccio integrato alla sicurezza, comporta la possibilità, in questa delicata fase, di gestire con un unico interlocutore, anche le questioni legate alla safety ed al contenimento dei contagi.

Misure anticontagio nelle filiali bancarie in Fase 2

La pandemia da Covid-19 ha richiesto non solo un adeguamento dei sistemi di cyber security, ma anche l’adozione di misure anticontagio per garantire la safety di dipendenti e clienti.

Consapevole di questa necessità, CNS, da sempre impegnato nella realizzazione di soluzioni di sicurezza fisica e informatica per gli istituti bancari, ha studiato soluzioni per rispondere efficacemente alle esigenze di sicurezza emerse per contenere i contagi nella fase 2.

Controllo temperatura con telecamere IP

Il controllo della temperatura corporea è fondamentale per monitorare e contenere i contagi. CNS ha studiato un sistema di controllo della temperatura corporea tramite telecamere termiche che garantiscono elevata precisione, ma soprattutto la privacy degli individui. Tali dispositivi possono essere posizionati strategicamente in corrispondenza degli accessi: bussole e porte scorrevoli, nel caso di una filiale bancaria.

Sanificazione delle filiali bancarie

L’area self delle filiali bancarie è uno degli ambienti verso i quali rivolgere maggiore attenzione. Gli ATM vengono, infatti, in contatto con tantissime persone e possono costituire un rischio per i clienti e per i dipendenti di una filiale bancaria.

Per garantire la sicurezza di queste aree, CNS ha realizzato dei dispositivi per la sanificazione automatizzata che garantiscono la giusta regolarità delle operazioni di disinfezione e sanificazione. L’area self viene letteralmente chiusa per l’intervallo di tempo necessario alla sanificazione, durante la quale l’ozono neutralizza tutti i virus e i batteri presenti sulle superfici.

Tali dispositivi, in versione ridotta, possono essere utilizzati per la sanificazione delle bussole, il cui utilizzo promiscuo le rende vulnerabili all’accumulo di virus e batteri.

 

 

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