Cyber Threats: Sei linee guida per proteggere le Infrastrutture Critiche

Le Infrastrutture Critiche sono le reti strategiche fisiche e digitali essenziali per una nazione. Mettere in pericolo un’infrastruttura critica vuol dire mettere a rischio i sistemi centrali di un paese. Per questo dobbiamo capire come proteggerle dai cyber threats. Vediamo insieme sei punti chiave per la sicurezza delle Infrastrutture Critiche.

Cyber threats e Infrastrutture Critiche: perché la difesa è necessaria

Un attacco congegnato allo scopo di mettere fuori servizio un asset strategico, fisico e digitale, è un grosso rischio. Immaginate che danni potrebbe creare l’interruzione del sistema sanitario pubblico, oppure un attacco al sistema di trasporto pubblico!

I Cyber Threats, letteralmente minacce cibernetiche, possono mettere in pericolo dati, sistemi di funzionamento, di videosorveglianza, e molto altro.

Le Infrastrutture Critiche abbracciano innumerevoli settori, tutti delicati e importantissimi per il giusto funzionamento della società. Infatti, per rientrare in questa categoria un’infrastruttura dev’essere così vitale da causare seri problemi se danneggiata. Le conseguenze politiche, strategiche e di security di un attacco ad esse sono incalcolabili.

Prevenzione dei cyber threats

Per ridurre e affrontare le minacce informatiche alle infrastrutture critiche le nazioni e le agenzie di sicurezza devono trovare il giusto equilibrio. Questo, deve unire informazione, prevenzione e azione. Una volta che si conoscono i possibili attacchi si può creare una strategia effettiva per rispondere e gestire le crisi. Applicando i giusti protocolli si possono far rientrare le crisi, ma non è facile. Bisogna avere una conoscenza profonda di tutti i player, di difesa e d’attacco e conoscere le proprie vulnerabilità.

Le sfide uniche delle infrastrutture critiche rispetto ad altri settori

La protezione delle infrastrutture critiche dai cyber threats è un compito delicato. Perciò, bisogna differenziarsi nelle pratiche dalla tradizionale cyber-security. Si applica quindi una combinazione tra pianificazione strategica e sicurezza informatica. I protocolli di sicurezza sono spesso personalizzati per l’infrastruttura specifica. Un errore che spesso si può compiere è quello di dedicarsi maggiormente alla sicurezza fisica, lasciando vulnerabilità sul lato cyber. Bisogna unire le forze dei settori statali e privati e concentrarsi sulla creazione di risposte unificate alle minacce informatiche.

Linee guida per infrastrutture critiche: come difendersi dai cyber threats

Seguire un piano per difendersi è il modo migliore per tenere al sicuro le infrastrutture critiche. Ecco alcune linee guida da seguire:

Normative e conformità del settore

Le normative del settore e le regole stabilite costituiscono un protocollo standard al quale le infrastrutture devono adeguarsi. Allinearsi a tali normative è di fatto una priorità per tutte le infrastrutture critiche. Non è sempre facile. La difficoltà è equilibrare le normative aziendali e industriali a queste regole per la sicurezza. Per molti settori può essere inoltre difficile integrare nuove soluzioni tecnologiche continuando però a rispettare gli standard di sicurezza.

Isolamento della rete operativa

Isolare i sistemi vitali di un’infrastruttura permette di preservarne l’integrità. La gestione dell’energia, ad esempio, se isolata può essere protetta. Così, le superfici di attacco si riducono. Questa mossa però può rendere difficile gli aggiornamenti di sistema, che devono essere sempre comunque portati a termine.

Strumenti di protezione

Non mancano soluzioni tecniche per ridurre il rischio informatico.

Sebbene ciascuno dei 16 settori dell’infrastruttura critica possieda un ambiente a rischio unico, l’integrazione di processi SOAR (Security Orchestration, Automation and Response) o SIEM (Security Information and Event Management), può essere vitale. Facendo ciò si può dare una base tecnica per la sicurezza informatica in molti di questi settori essenziali.

Combattere i cyber threats con l’istruzione del personale

Secondo il rapporto State of Cybersecurity di Kaspersky, “gli errori dei dipendenti o le azioni involontarie sono stati responsabili del 52% degli incidenti che hanno interessato le reti di tecnologia operativa (OT) e di sistema di controllo industriale (ICS) nell’ultimo anno”.

Con un segmento così ampio di incidenti informatici derivanti da una mancanza di consapevolezza da parte dei dipendenti, uno dei primi passi nella protezione delle infrastrutture critiche deve essere quello di dedicare più tempo alla formazione.

Garantire la continuità operativa delle infrastrutture critiche

Alcuni settori hanno adottato un approccio proattivo alla sicurezza informatica, limitando i rischi e creando una chiara definizione degli elementi vulnerabili. La stragrande maggioranza dei settori però purtroppo è impreparata ai rischi.

In breve, affinché la sicurezza informatica diventi un vero elemento fondamentale nella difesa a lungo termine delle infrastrutture critiche, bisogna concentrarsi sul migliorare le proprie difese.

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