Cybersecurity italiana: il decreto Draghi e la ACN

ACN, l’acronimo di cui già tutti parlano, sta per Agenzia per la Cybersecurity Nazionale, ed è la novità del decreto Draghi. Il decreto dovrebbe essere presentato al Consiglio dei ministri nei prossimi giorni. Questo decreto renderà la cybersecurity italiana molto più organizzata ed effettiva. Un ottimo scenario per il futuro della sicurezza informatica! Vediamo insieme tutti i dettagli!

Il decreto Draghi per la cybersecurity italiana

L’agenzia per la Cybersecurity Nazionale era proprio il tassello mancante per far fare un salto di qualità alla cybersecurity italiana. Il nostro paese, infatti, purtroppo, non è cresciuto allo stesso ritmo del resto dell’Europa in questo settore.

Il problema è che, nell’immaginario comune, i rischi informatici sono rischi astratti. Purtroppo, i danni che l’economia subisce da questo genere di attacchi sono enormi.

Avere un organo specifico e competente che si occupi prettamente di proteggere i confini cibernetici della nostra nazione è una necessità. La bozza di decreto-legge è stata curata da Franco Gabrielli, autorità per la sicurezza della Repubblica, incaricato di definire lo scopo della ACN: obiettivi, funzionamento, governance di cybersecurity.

La Agenzia per la Cybersecurity Nazionale

Il testo del decreto-legge sulla cybersecurity italiana è stato mandato al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. L’Agenzia si occuperà di interfacciarsi direttamente con Bruxelles per quanto riguarda la cybersecurity. Essa sarà un’agenzia pubblica, e avrà quindi un esponente incaricato dal governo. L’idea di un’Agenzia di stato che si occupi della sicurezza informatica non è nuova.

Nel 2017, sotto il governo Gentiloni, si era già pensato alla necessità di rafforzare la nostra cybersecurity. Mettere al sicuro i sistemi informatici, i dati sensibili della pubblica amministrazione, i computer nei ministeri e così via, era in programma. Ci si era mossi, tramite le Università e la ricerca, per formare aziende e cittadini.

ENISA: l’agenzia europea

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) gestisce la politica informatica dell’UE. Questo viene raggiunto migliorando l’affidabilità di prodotti, servizi e processi tramite schemi di certificazione di cyber security. L’ENISA collabora con tutti gli Stati membri europei e gli organismi dell’UE aiutando l’Europa a prepararsi per le sfide informatiche del domani.

La missione dell’ENISA è raggiungere un elevato livello di cybersecurity in tutta l’Unione. Livellare e portare allo stesso livello tutti i paesi, vuol dire avere più sicurezza in generale. Per questo, potenziare la cybersecurity italiana tramite la ACN è un passo positivo.

ACN: l’importanza

Il decreto stabilisce anche altri punti. Uno fra questi è il ruolo del presidente del Consiglio. Egli, infatti, possiede la direzione e la responsabilità dell’agenzia. È suo compito quindi quello di nominare e revocare il direttore generale e il vicedirettore. Inoltre, dirige le strategie nazionali per la sicurezza informatica.

L’ACN è un organo di particolare importanza per reagire come nazione alle situazioni di crisi. Questo accade mettendo una squadra esperta in prima linea. Un consigliere militare, accompagnato da rappresentanti dei ministeri, università e dei comitati per la sicurezza. A capo del nucleo è il direttore dell’ACN.

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