Farmacie e cybercriminalità: nuove sfide nell’era digitale

Nell’era della digitalizzazione, anche le farmacie si trovano a dover affrontare una minaccia sempre più concreta: la cybercriminalità. Se in passato le misure di sicurezza erano concentrate quasi esclusivamente sulla protezione fisica del punto vendita — come sistemi antitaccheggio e videosorveglianza — oggi il fronte più vulnerabile è quello informatico.

Furto di dati e ransomware: il rischio nascosto

Il pericolo maggiore è rappresentato dal furto di dati. Con l’aumento della digitalizzazione dei servizi sanitari, i criminali informatici hanno iniziato a rivolgere la loro attenzione alle farmacie, considerate un bersaglio relativamente facile. Gli attacchi più diffusi sono quelli con ransomware, software malevoli che criptano le informazioni e bloccano le operazioni quotidiane fino al pagamento di un riscatto.

Le strutture sanitarie, comprese le farmacie, sono infatti obiettivi privilegiati per due motivi principali:

  • la percezione di una sicurezza informatica inadeguata,
  • il valore elevato dei dati sanitari, particolarmente appetibili sul mercato illegale.

Anche quando non si verifica la perdita di informazioni sensibili, l’impatto operativo ed economico di un attacco informatico può essere molto rilevante.

Le minacce: non solo hacker esperti

Le minacce non arrivano soltanto da gruppi di hacker sofisticati: spesso elementi apparentemente banali, come una connessione Wi-Fi non sicura, dispositivi personali collegati alla rete aziendale o sistemi non aggiornati, aprono la porta agli attacchi. A ciò si aggiungono i tentativi di phishing, che cercano di ingannare i farmacisti o i collaboratori per carpire credenziali di accesso e dati riservati.

Un approccio integrato alla cybersecurity

Un approccio efficace alla sicurezza informatica non può limitarsi all’adozione di soluzioni tecnologiche, ma deve includere anche la formazione e la consapevolezza del personale. Ogni farmacia dovrebbe adottare una strategia integrata, basata su alcuni pilastri fondamentali:

  • Aggiornamento costante dei software e utilizzo di strumenti antivirus e antimalware;
  • Formazione periodica del personale, per riconoscere e-mail sospette e comprendere l’importanza di password robuste e autenticazione a due fattori (2FA);
  • Protezione delle reti, attraverso l’uso di crittografia avanzata e firewall ben configurati;
  • Backup giornaliero dei dati, per garantire il ripristino rapido delle informazioni in caso di attacco;
  • Separazione tra uso personale e professionale dei dispositivi, per ridurre i rischi derivanti da comportamenti inconsapevoli;
  • Conformità alle normative vigenti in materia di protezione dei dati, come il GDPR.

La nuova priorità: la cultura digitale

La cybersecurity non è più un aspetto tecnico riservato agli specialisti: nelle farmacie, così come in tutte le strutture sanitarie, è diventata una questione organizzativa e culturale. Creare consapevolezza e responsabilità condivisa è il primo passo per trasformare la tecnologia da potenziale vulnerabilità a risorsa sicura e affidabile al servizio dei pazienti.

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