Investimenti cyber-security: la crescita italiana

Secondo un recente sondaggio di Twt gli investimenti cyber-security sono aumentati. Un  ottimo segnale sia per la  sensibilizzazione del nostro paese, che per la sicurezza in generale. La pandemia, infatti, ha acceso l’occhio di bue sui cyber-rischi. Il risultato (positivo) è la maggiore attenzione verso problematiche di sicurezza informatica. Vediamo quindi insieme nell’articolo i dati relativi a questa ricerca.

Investimenti cyber-security: cosa ci dicono le ricerche

La percentuale è incredibile: gli investimenti nel campo della cyber-sicurezza sono cresciuti del 134%! Le aziende italiane si sono rese conto dell’importanza di avere piani di sicurezza ben strutturati.

Il report di Twt riporta numeri importanti: l’87% delle imprese italiane ha implementato servizi di cyber-security. È stata veloce la sensibilizzazione al tema. Il 61% di esse, infatti, ha alzato le misure di sicurezza solo nell’ultimo anno. Meglio tardi che mai!

Pare che la recente pandemia sia stata una delle cause scatenanti nella sensibilizzazione verso la sicurezza informatica. Ma perché?

L’ambiente cyber-security durante la pandemia

Ne abbiamo parlato in precedenza: il Covid-19 non ha messo a rischio solo la nostra salute. In un mondo fermo a causa della pandemia, infatti, sono cresciuti altri rischi. Molti di essi hanno minato la cyber-security.

Sono nati nuovi tipi di attacchi informatici; gli hacker hanno iniziato ad allargare il target dei loro colpi. Non più solo grandi realtà: tutti siamo stati nel loro mirino.

Vista da questo punto di vista, la corsa al riparo dalle cyber-minacce non sembra tanto casuale.

Il web è diventato, più che mai, uno spazio condiviso e vissuto (basti pensare alla DaD) e per questo più vulnerabile.

Le nuove minacce hanno stimolato gli investimenti cyber-security

Basta guardare i dati della Polizia Postale riguardo l’anno 2020. I dati mostrano chiaramente un aumento immane dei cyber-attacchi. Solo nell’anno pandemico questi sono aumentati del 246%.

Smart working, didattica a distanza, acquisti online in estremo aumento. Tutte cause naturali della crescita, nell’environment digitale, di pericoli.

Le reti domestiche utilizzate anche per il lavoro, mettendo a rischio dati sensibili di migliaia di aziende e società.

Ma l’aumento del crimine informatico non si è fermato al 2021. Nella prima metà del 2021 si è registrata la media di 800 reati informatici al giorno. Fra i paesi più colpiti al mondo c’è proprio l’Italia. Forse anche per questo le aziende nostrane hanno toccato con mano i pericoli di essere scoperti sul lato sicurezza informatica.

I dati sugli investimenti cyber-security

Questa crescente transizione digitale porta con sé lo sviluppo di infrastrutture e servizi per la cyber-security. Sempre secondo il sondaggio il 90% delle aziende italiane afferma di conoscere bene i temi di sicurezza informatica. La cultura aziendale tricolore sta sicuramente facendo grossi passi in avanti.

Il 69% delle aziende si affida a servizi esterni, il restante 31% ha ruoli interni designati alla cyber-security.

Gli investimenti messi in cantiere sono tutti atti a diminuire la superficie d’attacco delle aziende. Vi saranno piani di business e misure ad hoc per proteggersi dai nuovi mezzi criminali. In più, questa corsa alla sicurezza sarà un elemento trainante per la ricerca nel campo della cyber-security!

 

 

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