Le imprese che intendono installare impianti di videosorveglianza in mancanza di un accordo sindacale non dovranno più presentare una richiesta per ogni singola sede. Lo chiarisce l’Ispettorato Nazionale del Lavoro con la nota n. 4757/2025: se le diverse unità produttive ricadono sotto la competenza della stessa sede territoriale dell’INL, sarà sufficiente un’unica istanza.
Una semplificazione che interessa molte aziende, soprattutto quelle con sedi operative distribuite in più province, ma amministrativamente collegate allo stesso ufficio territoriale dell’Ispettorato.
Il chiarimento riguarda l’applicazione dell’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970), che vieta il controllo a distanza dei dipendenti, salvo specifici casi. La normativa consente infatti l’uso di strumenti come le telecamere solo per esigenze organizzative, produttive, di sicurezza o tutela del patrimonio, e previa intesa con le rappresentanze sindacali.
Quando tale accordo manca, è necessario ottenere l’autorizzazione dell’INL. Ma ora, spiega la nota, non servirà più inviare una pratica per ciascuna sede: ad esempio, se un’azienda ha uffici in due province diverse, ma entrambe rientrano sotto la giurisdizione dello stesso ispettorato, potrà inoltrare una sola richiesta, scegliendo liberamente presso quale delle sedi dell’ufficio presentarla.
Una misura che punta a ridurre la burocrazia e a velocizzare i tempi per l’installazione degli impianti, senza modificare le garanzie a tutela dei lavoratori.